Il miglio si cucina come il riso, ma in proporzione di uno a tre con l'acqua. Per 3-4 persone riempite di miglio una tazza grande, tipo mug. Versatelo in un tegame con tre tazze di acqua, salate e coprite, ponendolo a cucinare. Quando raggiunge il bollore abbassate la fiamma, lasciandolo sobbollire dolcemente per 40 minuti circa. Toglietelo dal fuoco e tenetelo coperto per 10 minuti prima di servirlo.
Il miglio sprigiona tutto il suo aroma se prima della cottura si fa tostare. La ricetta base, appena più complicata della precedente, prevede che si mettano a scaldare le tre tazze d'acqua (o brodo) separatamente. Si versa quindi la tazza di miglio in una casseruola asciutta, mescolando per 2-3 minuti. Appena si avverte l'aroma della tostatura, si versa gradualmente l'acqua riscaldata, facendo attenzione che non sia bollente perchè potrebbe spruzzare fuori. Si aggiusta di sale, si copre e si cucina come nella precedente ricetta.
Una volta cucinato, con il miglio potrete esprimere tutta la vostra creatività: è davvero versatile! Se amate la semplicità basta condirlo con buon olio d'oliva, ma potete accompagnarlo a piacere con verdure crude o cotte, frutta secca o fresca, pesce o carne, arricchendo con aromi, spezie, salse.
Quando è ben cotto (con tre tazze e mezza/quattro di acqua) si manipola e impasta facilmente perché contiene molto amido e ha una sua collosità, è dunque adatto per preparare crocchette, gnocchi, tortini, sformati, salati o dolci... che risulteranno più ricchi se si aggiungeranno uova, farina, latte...
Se intendete impiegarlo per preparazioni dolci, nella ricetta base non userete il brodo, ma potrete già addolcire l'acqua con un cucchiaio di miele, oppure aromatizzarla aggiungendovi buccia di arancio, o limone, o una stecca di cannella o di vaniglia, chiodi di garofano, semi di anice...
La cucina africana e quella indiana, dove il miglio è protagonista, potranno fornirvi tante ispirazioni per inconsueti accostamenti e nuove scoperte di sapori.
Questo piatto unisce alla facilità della preparazione un grande apporto di minerali, soprattutto ferro.
Cucinate il miglio seguendo la ricetta base. Intanto frantumate nel pestello i gherigli di una dozzina di noci bio con un piccolo spicchio d'aglio. Aggiungete una generosa manciata di foglie di prezzemolo appena raccolto, continuando a pestare fino a ottenere una miscela omogenea, come nella foto. Quando il miglio sarà pronto, mescolatelo al pesto, condite con un filo d'olio d'oliva e servite.
Se vi spaventa l'utilizzo del pestello, considerate che bastano pochi minuti di lavoro rispetto all'impiego del mixer, ma otterrete il risultato di preservare per intero qualità nutritive, gusto e aroma dei diversi ingredienti.
Vanno a ruba questi frollini con farina di miglio!
In un bicchiere fate rinvenire 60g di uva passolina in acqua calda per 3 minuti, poi scolate l’acqua e lasciate l’uvetta immersa in 3 cucchiai di grappa, mescolandola di quando in quando.
In una ciotola mescolate 200g di farina integrale di miglio macinata fine e 100g di farina integrale di grano monococco. Aggiungete in questo ordine: un pizzico di sale, la scorza grattugiata di un limone, un cucchiaio di miele, un uovo ben sbattuto, l’uvetta con la sua grappa e 80g di burro a pezzetti. Potete diminuire o eliminare la dose di zucchero sostituendola con frutta secca macinata insieme a semi di anice o di altra spezia.
Lavorate con un cucchiaio finché non otterrete un composto ben amalgamato. Prelevate pezzetti della dimensione di una piccola noce e date loro la forma di tronchetti. Potete anche formare cilindri di 3-4cm di diamentro, rotolandoli sulla spianatoia, e ricavare dischetti di 4-5mm di spessore con un coltello ben affilato.
Disponeteli sulla teglia rivestita con carta da forno non sbiancata e cuocete in forno preriscaldato a 200° per circa 20 minuti. Sfornate e fate raffreddare su una griglia.
Facendo riferimento alla nostra ricetta per preparare il pane di grano, noi misceliamo 750g di farina di monococco e 250g di farina di miglio. Aumentiamo la dose di pasta madre di 50g e per il resto seguiamo il medesimo procedimento: impasto, tempi i lievitazione e cottura sono uguali.